I Ministri dei Trasporti dell’Unione Europea, hanno raggiunto all’unanimità un accordo sul Market Pillar del Quarto Pacchetto Ferroviario.
Il contesto
Nel gennaio 2013 la Commissione Europea ha adottato il Quarto Pacchetto Ferroviario, contenente una serie di misure atte a fornire migliore qualità e più disponibilità di servizi ferroviari in Europa. Le proposte della Commissione sono state affiancate da uno studio condotto da Steer Davies Gleave che ha valutato l’impatto di una serie di misure di intervento sui servizi di trasporto passeggeri nazionale, che includevano sia la liberalizzazione del mercato (open access), sia il ricorso a procedure di gara per i servizi soggetti ad obblighi di servizio pubblico di competenza di autorità nazionali, regionali o locali.
Già da tempo era stato raggiunto un accordo preliminare riguardante l’aspetto tecnico del Quarto pacchetto – il cosiddetto “Technical Pillar” – volto a migliorare la sicurezza e l'interoperabilità della rete ferroviaria europea. Ad esempio, tra le misure del Technical Pillar è previsto che l'Agenzia Ferroviaria Europea (ERA), fondata nel 2005 a Valenciennes, in Francia, assuma una serie di poteri e responsabilità detenuti fino ad ora dagli organismi nazionali, in particolare in relazione all'approvazione di nuovo materiale rotabile.
Il recente accordo
Martedì 8 ottobre sono stati fatti ulteriori passi avanti rispetto agli aspetti di “Market Opening” e “Governance” rimasti in sospeso. I Ministri dei Trasporti dell'Unione Europea hanno approvato il principio della progressiva apertura dei mercati ferroviari nazionali e le proposte destinate a fornire una migliore governance del settore ferroviario. Questo potrà portare all’entrata in vigore già dal 2016 di nuove norme in materia.
In base alle proposte concordate relative all’apertura del mercato, gli operatori ferroviari avranno la possibilità di operare servizi di trasporto nazionale di passeggeri sulla rete di qualsiasi Stato Membro sia istituendo propri servizi commerciali per competere con altri operatori, sia partecipando alle gare per quelli soggetti ad oneri di servizio pubblico. In realtà, va precisato, che i servizi ferroviari sono già stati liberalizzati su una serie di reti, in particolare sulla rete italiana ad Alta Velocità, dove il concorrente di Trenitalia, NTV (Italo), amplierà la sua flotta da dicembre 2017.
I tempi definiti per l'attuazione dei cambiamenti concordati dal Consiglio dei Ministri dei Trasporti della UE sono più lunghi di quelli inizialmente proposti dalla Commissione. Per quanto riguarda la governance, gli Stati membri avranno tre anni per attuare le norme in materia di indipendenza e di trasparenza finanziaria, con l’accesso non discriminatorio richiesto a partire dal 2020. Per quanto riguarda, invece, l’apertura del mercato, le autorità nazionali potranno affidare in maniera diretta i contratti di servizio pubblico per altri dieci anni e attendere la scadenza dei contratti già in essere. Ciò potrebbe significare che alcune reti non vedranno le loro prime gare d’appalto prima del 2030.