Molte città stanno investendo nella creazione di database cartografici per supportare l’implementazione di sistemi di Wayfinding, sistemi, cioè, di orientamento pedonale . Ma per quale motivo impegnarsi in queste attività se esistono già gratuitamente mappe e dati geografici online?
Il termine Wayfinding è stato usato per la prima volta dall’urbanista Kevin A. Lynch nel suo libro “L’immagine della città” (1960). Secondo Lynch le persone percepiscono l’ambiente che li circonda in maniera coerente e prevedibile, creandosi delle mappe mentali. Oggi i sistemi di Wayfinding di tutto il mondo fanno affidamento su cartografie create su misura per agevolare la creazione di mappe mentali.
Mobilità pedonale
Camminare è la chiave per il successo del trasporto multi-modale ed è indispensabile durante tutta la fase degli spostamenti, all’interno dei nodi di intercambio, ma anche lungo tutto il tragitto. Mappe di Wayfinding efficaci devono supportare i visitatori nella scoperta delle città, ma anche facilitare residenti e city-users nella lettura delle connessioni di traporto pubblico e privato.
Il progetto “Legible London” sviluppato da SDG nel Regno Unito, dimostra come un sistema di Wayfinding semplice ed efficace, rassicuri i pedoni nei loro spostamenti e li incoraggi a muoversi ed esplorare la città.
Perché la mappa è importante
La realizzazione di segnaletica di orientamento pedonale per un sistema urbano ha il vantaggio di essere facilmente integrabile alla rete infrastrutturale con costi limitati.
Investire nell’implementazione di un database cartografico unico permette di sviluppare strategie di Wayfinding convogliando in un unico strumento le informazioni provenienti da operatori pubblici e privati che possono venire facilmente gestite ed aggiornate.
Perché Steer Davies Gleave
Steer Davies Gleave è da anni all’avanguardia in questo settore e di recente ha sviluppato il nuovo sistema di Wayfinding per la città di Toronto, TO360. In una prima fase sono state installate 20 mappe e segnaletica direzionale nel quartiere finanziario. Lo schema, inizialmente di piccole dimensioni, è stato ampliato grazie al lavoro congiunto con TTC (Toronto Transit Commission) che ha guidato l’implementazione di poster con mappe e informazioni sul trasporto locale da applicare sulle pensiline degli autobus. Le mappe sono state installate anche nella stazione di Union Station per favorire gli spostamenti dei passeggeri provenienti dall’aeroporto e diretti in città.
In Italia SDG ha supportato la città di Bologna nell’elaborazione di strategie di Wayfinding e continua a collaborare con diverse realtà in ambito Europeo ed Internazionale per la diffusione di questi strumenti in grado di coniugare le esigenze dell’utente finale, degli operatori del trasporto e delle amministrazioni locali.